Archivio mensile:novembre 2010

Maltempo in Calabria

La Calabria è stata colpita dal maltempo Danni nelle città, danni nelle campagne. Morti per il maltempo in Calabria “….. la stima dei danni nella provincia di Gioia Tauro e’ ancora in corso ma già si parla di milioni di euro.Tante le famiglie, soprattutto quelle residenti nei piani bassi delle abitazioni, che hanno perso praticamente tutto nelle loro case invase dal fango e che chiedono alle istituzioni interventi per superare l’emergenza. In ginocchio attivita’ commerciali e artigianali, sommerse da acqua e fango mentre tutti i 260 sfollati sono ancora ospitati da parenti e in albergo. Pesantissimi i danni in agricoltura in tutta la Piana, con campi interamente allagati e produzioni di agrumeti e uliveti fortemente compromesse, con capi di bestiame travolti dalle acque……” E poi  cosa accadrà?  Come al solito ……indifferenza! NO!!!!!!!!!!

ANCORA MALTEMPO

Ancora maltempo, ancora paura per i fiumi che potrebbero esondare, per le frane che minacciano interi quartieri, ancora……..ancora…….ancora………..!

Il maltempo che investe la nostra terra sembra avere  le coordinate che si era soliti attribuire alle tempeste equatoriali ed allora?

Allora ci chiediamo quali siano le mutazioni e le cause di queste mutazioni che hanno traslato le carattestiche equatoriali fin sui nostri cieli!

Antichi ricordi scolastici  portano alla mente quanto un tempo, sin dalle elementari, ci veniva ripetuto dalle cattedre e cioè che le Alpi ci riparano dai venti freddi del Nord così come la corrente del Golfo rende mite il nostro clima .

Le Alpi sono sempre li, al nord della nostra Italia e nessuna alchimia politica riuscirà mai a farle scomparire, con un manto nevoso sempre meno spesso restano a guardare i disastri che l’uomo, in nome e per conto di quanto è definito “progresso” riesce a fare.

E la corrente del Golf che fine ha fatto?

Pare che scorra sempre più lentamente e questo rallentamento comporta un calo delle temperature dell’Oceano Atlantico di 2°C e sembra che le acque che, attraverso lo stretto di Gibilterra entrano nel bacino del Mediterraneo, avrebbero quindi  due temperature, una fredda ed una più calda, e dallo scontro tra queste due diverse temperature nascerebbero i disastri climatici che colpiscono la nostra penisola.

Se a tutto questo aggiungiamo la cementificazione selvaggia, la distruzione dei naturali letti dei corsi d’acqua, la distruzione del verde, l ‘effetto serra  e tutte le altre malefatte da noi perpetrate in questi anni a discapito del pianeta che abitiamo crediamo che ce ne sia a sufficienza per un “mea culpa” generale.

VIOLENZA

Violenza, ancora violenza!

Le vittime della violenza sono quasi sempre donne,  vecchi,  bambini, poveri

Ed i violenti sono sempre persone che soffrono di disturbi emotivi, comportamentali, con un equilibrio psichico instabile.

Violente sono le nazioni che ricorrono all’uso delle armi

Violenti sono i paesi che operano strategie economiche di arricchimento a discapito di popoli poveri

Il violento è un ammalato da curare?

Violenza per difendersi dalla violenza?

VIOLENZA PSICOLOGICA

La violenza psicologica rappresenta uno dei livelli più profondi e insidiosi tra le varie violenze all’interno delle mura domestiche,è una delle più potenti strategie di potere e controllo che presiedono ai maltrattamenti.

Educhiamo i nostri figli al rispetto delle ” diversità”.

Tolleranza e rispetto sono  ottime strategie  contro la violenza.

Denunciamo ogni forma di violenza.

Mummie viventi

Tra le cose strane del nostro tempo c’è la guerra all’invecchiamento.

Oggi non la troverebbe neanche Diogene con il suo lumino una Anna Magnani che dicesse delle sue rughe: “…lasciamele tutte, non  me ne togliere neanche una, ci ho messo una vita a farmele..”

Sono d’obbligo le labbra a canotto, il seno che straripa dai maxreggiseno, il botulino che trasforma i volti in maschere inespressive e……..nella testa il desiderio di essere “ velina” o somigliare ad una velina…..!

Qualcuno sostiene che ognuno è libero di fare quello che vuole!

Ma qui si vuole fare tutti la stessa cosa!

E già il modello di riferimento è unico !

Uomini palestrati e donne mummificate in fase giovanile.

Tempo di molitura

Un tempo, quando gli ulivi della Piana di Gioia Tauro erano tutti altissimi, la raccolta delle olive avveniva manualmente, iniziava dopo i primi di novembre e nelle annate di carica durava sino alla primavera.

Oggi la raccolta è programmata in base ai cambiamenti climatici, avviene con i mezzi meccanici e gli ulivi hanno in gran parte perduto quella loro maniera ardita di alzare le braccia al cielo. Di tutti questi cambiamenti l’olio se ne avvantaggia in qualità e perde un po’ in resa, ma il mercato chiede la qualità e quindi è bene accettare questi cambiamenti anche per sottrarre  le olive alle azioni nocive di muffe ed agenti patogeni.

Le olive trattate con le bottiglie del Pagliantini, il calabrese di Vertine che, come fosse un calabrese ama la nostra terra e ne soffre al pari nostro le storture, producono olio che in quanto ad acidità va da 0,6° a 0,2°.

Grazie Pagliantini, ed il prossimo anno le bottiglie con aceto e miele avranno i buchi più piccoli in modo da farci entrare  solo la mosca olearia

RIFLESSIONE

I drammatici eventi naturali, le catastrofi raddoppiate in 10 anni ecc. ecc. ecc.sarebbe opportuno diventassero momento di riflessione per l’uomo inducendolo ad avere rispetto dell’eco sistema in cui vive e lascia in eredità ai suoi figli!

PAKISTAN :  “….. una violenta alluvione ha messo in ginocchio il Pakistan, causando oltre 1400 morti e mettendo 6  miloni di bambini in pericolo.”

UGANDA : “ …. FRANE E INONDAZIONI A EST 92 MORTI e 20.000 SFOLLATI….”
HAITI : “ …….DOPO IL TERREMOTO, LE INONDAZIONI PROVOCANO 13 MORTI E 3.000 SFOLLATI…..”
Cina: oltre 700 morti per alluvioni

Brasile: “…. Alluvione causa oltre 100 morti…”

drammatici eventi naturali :
Catastrofi raddoppiate in 10 anni

L’alluvione nell’Europa Centrale

Quattordici persone sono diventate vittime delle inondazioni  provocate dalle piogge torrenziali  in Lituania, Repubblica Ceca, Polonia e Germania. La calamità naturale  ha colpito anche l’Austria e la Romania. È parzialmente allagata la città Zgozhelets-Gherlits sul confine polacco-ceco. In Romania le precipitazioni sono state accompagnate da temporali e da un forte vento con grandine. Centinaia di abitanti locali sono rimasti senza casa.

FRANCIA “….È salito a venti il bilancio delle vittime causato dalle piogge torrenziali che nelle scorse ore hanno flagellato il sud della Francia. Lo ha reso noto la prefettura. 11 vittime sono state ritrovate a Draguignan, 5 a Trans-en-Provence, e le altre a Luc, RoquebruneFrejus e nel lago di Saint-Cassien. I morti sono in maggioranza anziani. Oltre 1.350 sfollati che hanno trovato rifugio sui tetti di case e auto sono stati tratti in salvo da un elicottero; un centinaio di salvataggi sono stati effettuati con barche. a terra, impegnati nei soccorsi, ci sono circa 2.000 uomini….”

L’Italia nella morsa del maltempo
Emergenza nel Vicentino: 3mila sfollati

Fiumi a rischio esondazione nel Nord. Nel Pordenonese caduto oltre mezzo metro di pioggia in 48 ore

Paura in Piemonte: in molte zone della regione, infatti, le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno causato moltissimi problemi. La situazione peggiore e’ stata registrata ad Alessandra, dove il fiume Tanaro ha destato molta preoccupazione, costringendo molte persone ad abbandonare le proprie abitazioni, minacce dalle acque 

Alluvione Veneto, l’appello di Zaia
“Siamo in ginocchio, serve l’aiuto di tutti”

NELLA PIANA DEL SELE  : “…più di tremila ettari di terreno sommersi dalle acque…..danni ingenti……”

Alluvione Gioia Tauro: esonda il fiume Budello, rioni Fiume, Tre Palmenti e Valle Amena allagati.

I “signori ” della campagna

Benchè il loro nome non compaia su alcun rogito notarile, nè mai il loro nome  abbia avuto trascrizione presso alcun Catasto loro sono i “signori ” della campagna.

Alcuni di loro non sono graditi, altri accettati, altri curati ed amati, ma tutti ad ogni risveglio della natura tornano a spadroneggiare nelle campagne!

LA BUGIA

” ……il mondo è un paradiso di bugie, quelle tue quelle mie…..” e quelle della politica…….

La bugia, una questione antica come la politica
Intervista a Nadia Urbinati
Questa intervista è pubblicata sul numero 123 del mensile Una città

Nadia Urbinati insegna Teoria politica alla Columbia University di New York. Collabora a varie riviste di teoria e filosofia politica

La questione delle “armi di distruzione di massa”, agitata dai governi americano e inglese come giustificazione della guerra contro l’Iraq, si è rivelata una colossale bugia. Ma qual è il peso, il significato, della bugia in politica e soprattutto: è compatibile        la      bugia          politica          con    la       democrazia?……………..”


“Secondo Kant, la bugia è il peggiore dei peccati, la bugia è segno di un potere soverchiante, non semplicemente di potere…. – il potere del despota o “signore-despota paterno”……  Questo potere assoluto – che nessun uomo può e deve avere – è la ragione fondamentale per cui, soprattutto in politica, secondo Kant, la bugia (e la politica che più le è consona   , la “ragion di stato”) è assolutamente da respingersi.”

”La seconda ragione (seconda non per importanza, ma per necessità di ordine del discorso) per cui secondo Kant la bugia deve essere respinta è che essa viola il principio fondamentale della giustizia, ovvero la “universabilità” o “generalizzabilità” (cioè il fatto che una proposizione, un’affermazione, ha valore di norma etica nella misura in cui può essere rispettata da tutti e diventare una regola per tutti)…….Se tutti mentissero non ci sarebbe più possibilità di discriminare fra il giusto e lo sbagliato e la menzogna stessa sarebbe annullata.

Arendt, Hannah, La menzogna in politica. Riflessioni sui «Pentagons Papers»,      a         cura di     Olivia        Guaraldo.

Testo originale a fronte, traduzione di Veronica Santini, Genova-Milano, Marietti,  2006, pp. 85, €. 12,00, ISBN 8821194426.

Recensione di Francesca Rigotti, 14/12/2006

Filosofia politica, Verità, Morale

L’uomo è un essere capace di mentire, lo dice persino la Bibbia: “omnis homo mendax” (Salmo 115, 11). Deve e può per questo mentire? In politica, il luogo delle scelte collettive e che interessano la collettività, si può mentire, certo. Si deve per questo farlo? Devono la pratica della menzogna e del mendacio essere, in politica, tollerate e perdonate se non addirittura incoraggiate? Deve essere la menzogna, per politici e diplomatici, un’arte del mestiere da apprendere ed esercitare?

Spiega Olivia Guaraldo nell’ottima prefazione che per l’A. l’uso politico della menzogna era autorizzato per es. in delicate operazioni di segretezza. Non lo era invece nel caso di una deliberata volontà – come quella dimostrata dagli uffici strategici di Washington – di trascurare se non addirittura disprezzare i fatti. Insomma la Arendt dimostra di sostenere la classica posizione dei “due pesi, due misure”, come se la menzogna saltuaria che copre un aspetto della realtà politica fosse moralmente lecita, quella che sostituisce la realtà invece no.

Ora, che a una corretta pratica democratica sia consentita e perdonata la torbidità invece della trasparenza, la dissimulazione e la segretezza al posto della visibilità è un pessimo segnale dello stato di salute della democrazia, che dovrebbe essere sempre limpida e trasparente. In circostanze di democrazia sana il bugiardo non soltanto è sconfitto dalla realtà, ma viene messo subito in ridicolo quando la altera, come nel caso della menzogna berlusconiana sullo stato dei conti pubblici nel trascorso (per fortuna) governo.

Un altro argomento arendtiano sostiene che la menzogna è lecita se rivolta verso il nemico, condannabile invece se praticata a uso interno nei confronti dei propri concittadini. Posizione morale molto consequenzialista e utilitarista, per non dire opportunistica e camaleontica. Ovviamente questa è una critica rivolta a Arendt dalla postura di chi assegna un posto fondamentale al dovere nella propria posizione morale, postura deontologica rigorosa e per la quale tra la menzogna tradizionale (mentire per ragion di stato) e la falsificazione dei fatti per ragioni di immagine non sussiste una differenza di qualità, come sostiene invece Hannah Arendt.

ADRIANO PROSPERI : La politica è bugia

“C’è un’enorme distanza fra l’alterazione della verità determinata dalla ragion di Stato e le bugie sui comportamenti privati. Quando un potente è accusato di dire delle menzogne o è in grado di giustificarsi, o domanda scusa al popolo, o si dimette”

di Stefano Iucci

“…….La domanda, insomma, è questa: è legittimo e, nel caso, in quale misura l’uso politico della menzogna? Di questo tema assai impegnativo abbiamo discusso con Adriano Prosperi, studioso dell’Età della Controriforma e del gesuitismo – periodi in cui simulazioni e dissimulazioni certo non mancavano – nonché puntuale osservatore della nostra attualità come editorialista di Repubblica. “Credo – argomenta – che pur senza essere legittima, di fatto la menzogna è parte essenziale della politica: lo è nella forma della propaganda, quando si fanno promesse sapendo che non si potranno mantenere; e nella forma del nascondimento o dell’alterazione delle informazioni di cui il potere politico è in possesso. Spesso i documenti di Stato vengono o distrutti o messi a disposizione della pubblica opinione a distanza di sicurezza dai fatti. Così abbiamo saputo solo successivamente che la crisi de missili a Cuba ebbe una storia segreta assai diversa da quella che ci è stata raccontata allora. Il presidente Usa John F. Kennedy si presentò come colui che aveva imposto la ritirata ai russi, laddove in realtà si trattò di un ritiro dei missili bilaterale e concordato: quelli russi a Cuba in cambio di quelli americani in Turchia”.

Tuttavia in questo caso che lei cita si trattò di una scelta dettata dalla ragion di Stato.

Esattamente. E infatti c’è un’enorme distanza fra l’alterazione della verità di una scelta determinata dalla ragion di Stato e le bugie sui comportamenti privati, che riguardano la corruzione dei giudici, l’uso di falsi testimoni, la frequentazione di minorenni e così via. Io credo che quando un potente è accusato di dire delle menzogne o è in grado di giustificarsi o domanda scusa al popolo, o si dimette, poiché si rompe il vincolo fondamentale del patto politico tra il paese e chi è stato scelto dal voto democratico a rappresentarlo, un vincolo fondato sulla fiducia. In questo caso colui che mente deve togliersi di mezzo e, se non lo fa, chi permette che rimanga al suo posto assume su di sé la colpa e la vergogna. L’infamia ricade su tutti noi perché nel tollerare la menzogna modifichiamo le regole della morale pubblica, diventando mentitori noi stessi. Quindi, per ricapitolare, una cosa sono le bugie sui vizi privati, un’altra l’uso del falso nella lotta politica……..”

Cosa pensa, a questo proposito, della famosa battuta di Togliatti: le grandi bugie se le possono permettere solo le grandi istituzioni (Chiesa, grandi partiti, l’Urss)?

La storia, come Dio, non paga tutti i sabati, ma qualche conto è stato saldato. L’Urss è morta. Stalin si è guadagnato un posto eminente nella galleria dei Satana storici. Il “grande partito” di Togliatti è sprofondato in una crisi senza fine trascinando con sé quel poco di rinnovamento morale che gli italiani avevano atteso per il loro paese e affidato alla speranza comunista. Quanto alla Chiesa, la sua “verità” in genere non è verificabile, si colloca al di fuori della vita e della storia in un “altro mondo”. Ma quando ha fatto l’errore di imporre una verità relativa a questo mondo – una verità culturale, scientifica o politica – lo ha pagato: la condanna delle scoperte di Copernico e di Galileo, l’imposizione con la forza di dottrine non solo teologiche ma scientifiche sono stati errori che l’hanno screditata per secoli nella cultura moderna del mondo civile. a clamorosa vicenda della condanna di Galileo l’ha costretta per lungo tempo a tentare di nascondere il suo errore ai fedeli contando sull’ignoranza del popolo. Alla fine ha dovuto, sia pure tortuosamente, chiedere perdono per l’errore (mentre per l’inganno deliberato da parte delle gerarchie non lo ha mai             chiesto).

Lei ha studiato a fondo la Controriforma e l’Inquisizione. Crede che alle radici di un’attitudine nazionale che, a differenza di quanto avviene per esempio nei paesi anglosassoni – e dunque di tradizione protestante –, non sembra tenere in gran conto menzogne e bugie ci sia anche questa matrice culturale profonda?

La storia ha lasciato al popolo italiano pesanti eredità. Sono convinto che esista una tradizione italiana su cui hanno pesato sia la Controriforma sia il fascismo: da noi nessun movimento di popolo ha mai rovesciato sovrani inetti o corrotti o punito governanti fedifraghi. Tuttavia penso che, più ancora di queste vicende passate, pesi soprattutto la corruzione, che non risparmia nessun gruppo sociale e nessuna regione. Anche la nostra ricchezza è una grande menzogna: è evadendo le leggi che gli italiani hanno lasciato alle spalle la povertà. Il paese ha un livello incredibile di consumi senza avere materie prime e un’industria moderna: una ricchezza frutto di un benessere pagato con l’illegalità.

Nella tradizione del pensiero occidentale non esiste solo l’opposizione bugia/verità. La nostra cultura ha conosciuto diverse sfumature, per esempio la verosimiglianza o la “dissimulazione onesta”, che entrambe attenuano la pregnanza della verità e sono ancora una volta di matrice secentesca. Cosa pensa di queste       “attenuazioni”?

La questione ha radici nei fondamenti dell’etica e diramazioni nella morale individuale e politica. Non staremo qui a ricordare la norma evangelica che dovrebbe essere familiare a un paese dove si cita a ogni passo il celebre titolo di Benedetto Croce: Perché non possiamo non dirci cristiani. Quella norma aboliva il giuramento e chiedeva di dire semplicemente sì o no: senza sfumature. In base ad essa il cristiano Berlusconi potrebbe rispondere alle dieci domande postegli da la Repubblica con dieci semplicissimi monosillabi. E lui invece giura, magari sulla testa dei propri figli. E nemmeno è il caso di ricordare i fondamenti di una legge morale kantianamente viva nei nostri cuori, che ci chiede di agire in modo che ogni nostra scelta risponda a un principio universale. Qui si parla, più “banalmente”, di un uso strumentale dell’informazione che è alla base di carriere, successi commerciali e politici. E sappiamo che qui le bugie, le mezze verità, gli inganni involontari e quelli deliberati sono di casa. Averlo detto costò a Niccolò Machiavelli una condanna radicale da parte di tutte le varianti del cristianesimo europeo, il che richiese poi uno sforzo intellettuale durato più di un secolo per elaborare le norme della “ragion di Stato” come etica speciale con cui riconoscere al potere il diritto di mentire……………………………………………………………..”

Un altro tema che, in relazione al rapporto tra verità e bugia, incrocia la nostra storia è quello delle grandi trame, i servizi deviati, le “stragi di Stato”…

Nella lunga storia dei servizi segreti italiani, che comincia col fascismo come ha dimostrato lo storico Mimmo Franzinelli, un tratto fondamentale è quello del loro uso di parte per trame di potere personale e non per la difesa del paese. Noi non abbiamo una “intelligence” ma l’Ovra, il servizio “affari riservati”, la raccolta di schede sui vizi personali e sulle materie per cui il concorrente nella corsa per il potere può essere ricattato. Come ha raccontato Roberto Scarpinato, se non si è corrotti, non si entra nella sfera dei poteri, quale che sia il loro             livello…………………………………………….………………………………………………………”

(da Il Mese)

AIDA INFORMA

REGIONE CALABRIA:

POR FESR 2007-2013:        PIA INDUSTRIA IMPRESE ESISTENTI

Linea di Intervento 7.1.4.1 – Preinformazione Bando Pacchetti Integrati di Agevolazioni per sostenere la competitività delle imprese esistenti

Si informa che a breve sarà pubblicato il Bando pubblico “Pacchetti Integrati di Agevolazioni per sostenere la competitività delle imprese esistenti”, il Dipartimento competente ha pubblicato la scheda di sintesi del bando che troverete nel link

pdf Scheda Bando Pubblico PIA 2010


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